Palazzo del Municipio
I “pubblici rappresentanti” di Cento, che erano soliti riunirsi presso alcune abitazioni private per trattare gli affari del Comune, nel 1612 decisero di dotarsi di una sede adeguata, prospiciente la piazza, e affidarono a Orazio Gandolfi la costruzione del Palazzo della Comunità. Nel corso dei secoli l’edificio subì numerosi interventi e fu notevolmente ampliato per ospitare un Oratorio, il Monte di Pietà e alcune botteghe.
La facciata, perduti gli affreschi del Guercino raffiguranti le Virtù cardinali, si presenta suddivisa in due dalla balconata marmorea: la parte superiore è coronata da un alto fastigio in cui campeggia lo stemma cittadino, la parte inferiore poggia su un portico a tre arcate ricco di iscrizioni che ricordano personaggi e martiri centesi. Sul balcone si affaccia la Sala Consiliare, riccamente decorata da stucchi, affreschi e da due sculture di Stefano Galletti (autore del monumento del Guercino che domina la piazza). Nel pavimento marmoreo della sala spicca la meridiana realizzata da Cesare Burgatti, calcolata per puntare la proiezione solare al 21 giugno, giorno in cui la tradizione colloca la fondazione di Cento.