Santuario della Beata Vergine della Rocca
Nel 1609 i Canonici Regolari Lateranensi fondarono il convento e la chiesa dello Spirito Santo, che officiarono, con alterne vicende, fino 1796. L’edificio custodiva importanti opere del Guercino e di Carlo Bononi, in parte perdute e in parte confluite nelle raccolte della Pinacoteca Civica (“Padre Eterno” e “Annunciazione” del Guercino).
Nel 1804 fu traslata nella chiesa la venerata immagine della Beata Vergine della Rocca (o della pioggia), un affresco del 1460 staccato dal muro dell’oratorio della Rocca. Dal naso della Madonna sembra colare un filo di sangue che, secondo la tradizione, sarebbe dovuto a un atto sacrilego compiuto da un soldato nell’anno 1597. Verso questa miracolosa icona la comunità centese ha sempre dimostrato grande devozione, ricorrendo all’intercessione della Vergine per far cessare l’epidemia di colera del 1855 e per scampare ai bombardamenti anglo-americani nel 1944.
Nel 1857 si stabilirono nel complesso religioso i Frati Minori Cappuccini, che commissionarono diversi lavori di restauro e ampliamento, culminati con la riedificazione del campanile nel 1870 e con la ricostruzione della chiesa nel 1884.